Ecografia

CHE COS’E’?
L’Ecografia è una metodica d’indagine che genera immagini del corpo umano per mezzo degli ultrasuoni (cioè energia meccanica sotto forma di onde sonore con una frequenza superiore a quella più alta mediamente udibile dall’orecchio umano, circa 20 KHz).
Il fenomeno dell’eco dipende dalla riflessione delle onde sonore che rimbalzano contro la superficie dell’ostacolo, che è di diversa natura rispetto al mezzo di propagazione (aria), sino al ritorno all’orecchio dell’ascoltatore.
Il metodo di rivelazione con ultrasuoni è l’applicazione tecnologica in medicina di tale principio. Il fascio d’onde ultrasonore, ossia il segnale, viene generato sfruttando le proprietà piezoelettriche di alcuni cristalli di quarzo, la loro capacità di contrarsi ed espandersi sotto l’azione di un campo elettrico.
Le vibrazioni del cristallo producono onde elastiche di frequenza ultrasonora dipendente dal rapporto spessore-diametro del cristallo piezoelettrico.
Gli ultrasuoni generati sono trasferiti direttamente nel materiale da studiare grazie al contatto, o più propriamente al semplice accostamento del generatore (trasduttore) alla superficie del corpo, purchè esista un mezzo d’impedenza acustica adeguata fra le due interfacce.
Infatti un’eccessiva differenza d’impedenza rende da difficile a impossibile il trasferimento degli ultrasuoni da un mezzo all’altro.
Il fascio di onde ultrasonore si propaga nel materiale da esaminare con la medesima frequenza con la quale è stato generato dal cristallo e con una velocità che dipende dal materiale attraversato.
Allorché il fascio ultrasonoro incontrerà un ostacolo, verrà riflesso, assorbito, deviato o diffratto, secondo le leggi comuni a tutti i fenomeni di propagazione delle onde.
Le onde riflesse hanno stessa frequenza di quelle incidenti, ma sono sfasate rispetto ad esse, anche in funzione del cammino percorso ( la distanza fra trasduttore e vari punti della superficie dell’ostacolo). Analoga sorte per le onde diffratte: il segnale che torna alla sonda-trasduttore è complesso, perché è la risultante della sommatoria di molte onde di ugual frequenza, ma sfasate, e di onde di frequenza diversa, anch’esse sfasate.
In sostanza i principi alla base dell’esame ecografico in medicina sono gli stessi del Radar e del Sonar.
Le apparecchiature più sofisticate consentono un’analisi finemente dettagliata di tutti gli ultrasuoni (echi) riflessi, ottenendo informazioni anche sul flusso ematico nei vari organi studiati.
Nelle condizioni dell’esame, l’attraversamento dei tessuti da parte degli ultrasuoni non genera apprezzabili conseguenze: per questo non sono stati documentati allo stato attuale effetti dannosi imputabili all’ecografia.
La si può considerare un esame assolutamente privo di rischi e senza controindicazione alcuna.

PERCHE’ SI FA?
L’impiego comune dell’esame ecografico serve per studiare numerosi organi, fra cui:
-collo: tiroide, paratiroidi (patologiche), linfonodi, vasi, ghiandole salivari maggiori/minori, formazioni lipomatose e/o cistiche e/o solide cervicali.
-torace: mammelle, cavi ascellari.
-addome superiore/inferiore: fegato e vie biliari, pancreas, milza, reni, vescica, prostata, utero ed annessi, anse intestinali, linfoadenomegalìe.
-parti molli: tumefazioni solide superficiali (cisti e lipomi).
-articolazioni e tendini: versamenti, tendiniti, scollamenti tendinei.
In particolare si possono mettere in evidenza noduli di natura diversa, purchè abbiano dimensioni apprezzabili (5-10 mm).
L’ecografia non è però indicata nello studio di organi circondati da osso ed aria (che le onde ultrasonore non hanno la capacità di attraversare) e va sempre preceduta da altre indagini diagnostiche in determinate situazioni ( per fare un esempio, nelle donne ultra-quarantenni la mammografia dovrebbe precedere l’ecografia).
L’Ecografia è impiegata nella guida di procedure come l’Agoaspirazione con ago sottile o la Biopsia per consentire esami citologici ed istologici.
Aiuta il medico a determinare l’organo o la sede d’origine di un dolore.
Permette di stabilire la causa di aumento volumetrico di un organo cervicale/addominale.
Se viene utilizzato il Power-Doppler (premendo un semplice tasto durante un’ecografia standard) si evidenziano le caratteristiche del flusso ematico, le turbolenze (cioè assenza di flusso laminare) dovute a tratti stenotici/dilatati dei vasi, le placche ateromasiche nei vasi, i tratti di vasi con arresto del circolo, l’ inversione di flusso nei vasi epatici (in corso di epatopatie croniche) ecc.

PRIMA DELL’ESAME
Per studiare gli organi del collo non è necessaria alcuna preparazione del paziente.
Per lo studio di organi a sede addominale superiore, come fegato e colecisti, è richiesto un digiuno assoluto di almeno 5-6 ore per favorire la dilatazione colecistica; una dieta priva di bevande gassate e povera in scorie, formaggi e latticini, frutta e verdure e l’assunzione di Carbone vegetale o Simeticone ( MYLICON) per assorbire i gas intestinali che impedirebbero l’esecuzione dell’esame.Nei pazienti molto stitici è consigliato l’uso di un clistere per ripulire l’intestino.
Per lo studio accurato di utero, annessi, vescica, prostata è richiesto al paziente di bere da 1 a 2 litri d’acqua nell’ora che precede l’ecografia (senza urinara) per favorire che la vescica sia repleta e funga da ottimale finestra acustica.
Nell’esame trans-rettale della prostata si consiglia di eseguire la pulizia intestinale mediante clistere.
Medicinali ed acqua possono essere assunti regolarmente.

COME SI SVOLGE

L‘esame con la sonda esterna non è doloroso né fastidioso, il paziente dev’esser solo collaborante ed eseguire in modo corretto le apnee inspiratorie richieste dal medico nell’esame degli organi addominali.
L’esame con sonde interne (trans-rettale e trans-vaginale) può talora recare qualche fastidio al paziente anche se di modesta entità.
Il paziente deve sdraiarsi sull’apposito lettino, dopo aver bene scoperto la parte del corpo da studiare.
Un gel trasparente a base d’acqua viene posto sopra la sonda per favorirne lo scorrimento ottimale sulla parte in esame e per eliminare qualunque attrito.
Gli ultrasuoni infatti non possono penetrare l’aria ed è necessaria una perfetta aderenza tra sonda-pelle del paziente.
L’ecografista premendo la sonda sulla parte esaminata, procede a registrare immagini Assiali e Longitudinali, semplicemente girando e basculando il trasduttore.
Il tempo richiesto per l’indagine ecografica è all’incirca di 15-20 minuti.

DOPO L’ESAME
La risposta, ossia il referto, viene consegnato in maniera estemporanea all’esame stesso.
Il paziente non deve seguire regimi o prescrizioni particolari e può tornare subito a svolgere le sue attività quotidiane.
Non essendo impiegate radiazioni ionizzanti, è un esame innocuo e consigliato a pazienti di ogni età (pediatrici, geriatrici…).
L’ecografista può eventualmente consigliare la ripetizione dell’esame dopo esecuzione di una più attenta e scrupolosa preparazione del paziente, quando non sia stata esauriente quella da lui fatta.

DOVE VIENE FATTO L’ESAME?
A CISANELLO presso la Radiodiagnostica Ia Via Paradisa 2, Pisa.

COME SI PRENOTA?

I pazienti possono prenotare l’esame ecografico presentandosi alle Accettazioni dei rispettivi edifici, portando con loro le regolari impegnative del medico curante.
Per ogni tipologia di esame è richiesta una impegnativa a sé stante (qualora capitasse di dover studiare diversi organi).