Radiografia apparato digerente – esofago, stomaco, duodeno

CHE COSA E’?
La radiografia dell’apparato digerente superiore (esofago-stomaco-duodeno) è un’ indagine che studia in tempo reale la progressione del mezzo di contrasto radiopaco (generalmente solfato di bario) attraverso il canale alimentare permettendo di ottenere informazioni di tipo morfologico e funzionale.
Si tratta pertanto di un esame che deve essere personalizzato in base al quesito diagnostico e alle caratteristiche del paziente.

PERCHE’ SI FA?
L’esame radiografico dell’apparato digerente consente di evidenziare le alterazioni morfologiche e funzionali delle prime vie digestive (esofago, stomaco e duodeno) quali:

ernia iatale
infiammazioni
formazioni diverticolari
alterazioni  funzionali
stenosi
eventuali dislocazioni o compressioni da parte di formazioni ab-estrinseco
lesioni organiche di tipo ulcerativo o tumorale

Questo esame risulta inoltre di ausilio nello stabilire la causa di:

dolore toracico e addominale
pirosi
vomito
dispepsia
disfonia
disfagia
anemia

PREPARAZIONE
Il paziente deve  presentarsi il giorno dell’esame a digiuno completo da almeno 6 ore.
E’ necessario evitare anche l’assunzione di liquidi.
Il digiuno ha lo scopo di liberare stomaco e duodeno dal contenuto alimentare che ne impedirebbe una corretta osservazione.
Il paziente deve avvertire il medico radiologo della eventuale terapia farmacologica che sta assumendo e di eventuali allergie.
Le pazienti devono sempre informare il medico sull’eventualità di una gravidanza perché in tal caso l’esame non può essere effettuato, in quanto le radiazioni potrebbero nuocere al feto;
E’ necessario che il paziente si tolga tutti gli indumenti e gli oggetti  metallici poiché interferiscono con i raggi X.
Al paziente viene fornito un camice monouso da indossare.

COME SI SVOLGE?
Il paziente viene posizionato sull’apparecchio radiografico, previa somministrazione per via orale di una polvere effervescente (sodio bicarbonato e acido citrico anidro) che permette la distensione dei visceri da esaminare.
Dopo aver bevuto alcuni sorsi di MdC baritato si fanno assumere al paziente diverse posizioni per consentire la verniciatura delle pareti degli organi in esame.
Queste manovre permetto al medico radiologo di studiare la morfologia e la dinamica delle diverse porzioni di esofago, stomaco e duodeno.
Nel corso delle varie fasi dell’esame, il medico chiede al paziente di collaborare restando immobile e trattenendo il respiro durante l’acquisizione dei radiogrammi.
La durata dell’esame dipende dalle condizioni cliniche , dalla collaborazione del paziente e dall’esperienza del medico radiologo, tuttavia può variare fra 10 e 20 minuti.

DISAGI
Nonostante questo esame sia indolore e non invasivo, alcuni pazienti possono provare disagio ad assumere le varie posizioni sul tavolo radiologico rigido.
Attualmente le preparazioni commerciali del MdC baritato sono aromatizzate e pertanto presentano un sapore gradevole.

DOPO L’ESAME
Non vi è alcuna prescrizione o precauzione da osservare dopo l’esame.
Il bario ingerito per l’esame, non essendo assorbito dall’intestino, viene eliminato normalmente nelle feci nei giorni successivi.
Durante questo periodo, e comunque per almeno 3-4 giorni dopo l’indagine, non si possono eseguire altri esami radiografici e TC dell’addome, dell’apparato urinario, del rachide lombare e del bacino, per la sovrapposizione del contenuto radiopaco intestinale.

QUANDO NON SI PUO’ FARE:
Uno stato reale o presunto di gravidanza costituisce una controindicazione comune a tutti gli esami radiologici.
L’esecuzione dell’esame  risulta limitata dall’assenza di collaborazione da parte del paziente e qualora il paziente non possa stare in piedi o non sia in grado di cambiare decubito, l’indagine si limiterà al solo studio del transito del mezzo di contrasto.
Una controindicazione assoluta al MdC baritato è rappresentata dal sospetto di perforazione o occlusione gastro-intestinale, poiché il bario, ben tollerato e farmacologicamente inerte all’interno del canale alimentare, è un potente agente irritante in grado di indurre una peritonite chimica se entra in contatto con il peritoneo.
Nei casi in cui il MdC baritato è controindicato l’indagine viene effettuata impiegando un mezzo di contrasto iodato.

CHI INTERPRETA I RISULTATI?
L’esame radiografico viene studiato dal medico radiologo su monitor valutando il transito del MdC attraverso l’esofago, stomaco e duodeno e la morfologia di tali distretti.
Successivamente vengono acquisite le immagini di più significative che saranno stampate e consegnate al paziente unitamente al referto.

IMPORTANTE
Portare sempre tutti gli esami eventualmente eseguiti in precedenza e la documentazione inerente  all’indagine in corso.